Per uno sguardo differente sulla demenza. Corso di formazione sul metodo Validation®.
Acquisire tecniche e modalità relazionali, verbali e non verbali, a supporto del miglioramento della realtà con cui si confrontano gli operatori del Centro nel loro quotidiano impegno a servizio degli anziani ospiti della struttura. Queste le ragioni di un corso di formazione dedicato alla comunicazione con gli anziani affetti da decadimento cognitivo nelle sue varie forme. Attraverso esercitazioni, dibattiti, lavori di gruppo, role play e visione di video registrazioni, l’associazione Agape-Avo, incaricata di curarne lo svolgimento, ha proposto un momento formativo estremamente pratico sul metodo denominato Validation® progettato per orientare verso un nuovo tipo di relazione.
Nell’ambito del piano di formazione per il 2022, come è sperimentata consuetudine, il Centro ha predisposto per gli operatori che quotidianamente si dedicano alla cura e all’assistenza degli anziani ospiti un programma di approfondimento legato alle problematiche della terza e quarta età.
Così, nel mese di aprile, in collaborazione con l’associazione Agape-Avo, organizzazione autorizzata per la formazione sul metodo Validation®, ha impegnato il personale in un percorso formativo di trenta ore sulle tecniche comunicative nella relazione con anziani affetti da demenza.
Il metodo Validation® è una tecnica di comunicazione, uno strumento, un atteggiamento basato sul contatto empatico, a favore dell’anziano confuso e disorientato. Ha specifici presupposti teorici e una suddivisione del percorso del disorientamento in quattro fasi. Tecniche verbali e non verbali vanno a supportare le frequenti difficoltà relazionali che si verificano nella quotidianità di familiari e operatori, con l’obiettivo di permettere all’anziano di esprimere sé stesso, indipendentemente dal contenuto cognitivo.
Il metodo venne ideato alla fine degli anni Settanta da Naomi Feil, gerontologa e terapeuta sociale americana. Lei stessa lo descrive come un processo di comunicazione che si ottiene quando si dà valore all’anziano, quando vengono accolte e rispettate le sue emozioni, in qualsiasi tempo o luogo si trovi, senza pretendere che egli possa modificarle. Non stiamo dunque parlando di qualcosa che ci aiuta a comprendere, ma di qualcosa che ci invita ad accogliere. La Feil intuisce, tramite il lavoro e la pratica, che a nulla serve trattenere nel ‘qui e ora’ un anziano che si trova nel ‘là e allora’, cercando di orientarlo. Intrappolato in un altro mondo, il più delle volte i suoi comportamenti sono la sua legittima difesa. Costui trova beneficio nell’atteggiamento convalidante perché sente forte e impellente la necessità di esprimere liberamente bisogni ed emozioni.
Comprendere il mondo interiore di un anziano affetto da demenza è cosa assai difficile, così come relazionarsi con questo tipo di fragilità.
La proposta del metodo Validation® indirizza ad un approccio del mondo dell’anziano con uno sguardo differente, sviluppando competenze empatiche di ascolto e accoglienza. Il corso ha aiutato a riflettere sulle possibilità di incontrare l’altro, là dove si trova, accettandolo così come è, senza pretesa di cambiamento.
Gli operatori, guidati dalla dott.ssa Ilaria Giardini, nel percorso alla scoperta del Metodo Validation® hanno potuto conoscere da vicino e sperimentare anche attraverso tecniche verbali e non verbali applicate sul campo un nuovo modo di relazionarsi con il mondo interiore dell’anziano disorientato.


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