Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani
La tratta di esseri umani è un crimine che consiste nello sfruttamento di donne, bambini e uomini per scopi che vanno dal lavoro forzato alla schiavitù sessuale, dal traffico di organi, all’accattonaggio e alla delinquenza. L’Organizzazione Internazionale del Lavoro, stima oggi in 21 milioni le persone nel mondo vittime del lavoro forzato ricomprendendo all’interno anche le vittime di sfruttamento sessuale.
Il fenomeno interessa tutti i paesi del mondo, divisi tra paese di origine, di transito e di destinazione delle vittime del traffico. Il Rapporto globale sulla tratta delle persone stilato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, evidenzia che i bambini rappresentano quasi un terzo di tutte le vittime del traffico di esseri umani a livello mondiale, mentre le donne e le ragazze costituiscono il 71 per cento delle vittime.
Il 30 luglio ricorre la giornata mondiale contro la tratta di esseri umani, promossa dalle Nazioni Unite. Quest’anno la giornata è stata dedicata ai più piccoli, che oltre ad essere vittima di conflitti armati e crisi umanitarie, sono spesso preda di abusi e sfruttamento attraverso mezzi informatici. A tal proposito l’organizzazione “Save the Children” ricorda i minori stranieri non accompagnati in un rapporto pubblicato in concomitanza con questa ricorrenza, intitolato “Piccolo schiavi invisibili” (clicca QUI per leggere il rapporto). Di questi giorni, poi, sono le notizie di giovani migranti costretti a dare il loro corpo in cambio del passaggio alla frontiera francese.
Papa Francesco ha commemorato la ricorrenza durante la preghiera dell’Angelus di domenica ricordando che il quello della tratta di esseri umani è un problema molto vicino alla nostra realtà, perché le rotte migratorie servono a reclutare nuove vittime.
“Denunciare le ingiustizie e contrastare con fermezza questo vergognoso crimine è responsabilità di tutti” ha detto il Papa.
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