“Servi di Cristo e dei poveri”
Eletto il nuovo Consiglio generale dell’Opera Don Orione, nel corso del 14° Capitolo Generale svoltosi a Montebello della Battaglia (PV), dal 16 maggio al 5 giugno.
Si sono conclusi domenica 5 giugno i lavori del 14° Capitolo generale che la Congregazione di don Orione ha celebrato a Montebello della Battaglia nei pressi della città di Tortona da dove l’Opera è partita per essere presente oggi in 32 paesi per la maggior parte tra i più poveri del mondo.
Riassunto nel motto: “Servi di Cristo e dei poveri” e vissuto con l’intento di concentrarsi sulla “persona del religioso e di concepire il cammino del prossimo sessennio 2016-2022 cercando di promuoverne il bene umano, spirituale, apostolico, carismatico in dialogo di fedeltà e profezia con le periferie della povertà e della nuova evangelizzazione”, il Capitolo ha elaborato nel corso del suo svolgimento diverse linee di azione che interesseranno la vita della Congregazione per i prossimi anni e a cui si dedicheranno i nuovi consiglieri generali eletti nelle giornate del 25 e del 26 maggio scorsi.
Il nuovo superiore generale (8° successore di don Orione) è brasiliano, ha 52 anni e si chiama P. Tarcisio Gregório Vieira. Al suo fianco completano il Consiglio: don Oreste Ferrari (che assume l’incarico di vicario), don Fernando Fornerod, argentino, don Pierre Assamouan Kouassi, ivoriano, don Laureano De La Red Merino, spagnolo, e don Fulvio Ferrari riconfermato alla carica di economo generale.
P. Tarcisio Gregório Vieira è nato il 25 maggio 1964, ad Ouro Branco in Brasile, in una parrocchia guidata dagli Orionini. Dopo il regolare curriculum formativo, emette i Voti il 5 gennaio 1983 e diviene Sacerdote il 22 dicembre 1991. A Brasilia, svolge incarichi pastorali, di formazione, è segretario provinciale e anche addetto nella Nunziatura apostolica di Brasilia. Nel settembre 2001, viene chiamato a Roma, come officiale della Congregazione dei Vescovi fino a quando, nel dicembre 2007, è nominato consigliere generale della Congregazione. Nel 2010, ritorna in Brasile dove assume l’incarico di superiore provinciale delle comunità orionine del Nord Brasile.
Nella giornata del 27, i sessanta padri capitolari sono stati ricevuti in udienza dal Santo Padre che nel discorso li ha incoraggiati, citando don Orione, a “cercare e medicare le piaghe del popolo, curarne le infermità, andargli incontro nel morale e nel materiale: in questo modo la vostra azione sarà non solamente efficace, ma profondamente cristiana e salvatrice”
Il capitolo si è concluso nella cappella della casa paterna, dove il fondatore avviò la sua opera, con una celebrazione eucaristica presieduta dal nuovo superiore il quale, nel salutare i capitolari al termine del loro impegno, ha preso spunto dal vangelo domenicale per esortarli ad una testimonianza costante della carità quale filiale prolungamento dei gesti del Maestro.
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