Papa Paolo VI e mons. Oscar Romero, due santi per la Chiesa di oggi.
Domenica 14 ottobre, la canonizzazione di Paolo VI e altri sei beati: Oscar Arnulfo Romero Galdamez, Francesco Spinelli, Vincenzo Romano, Maria Caterina Kasper, Nazaria Ignazia di Santa Teresa di Gesù, Nunzio Sulprizio.
Domenica 14 ottobre papa Francesco eleva agli onori dell’altare Paolo VI che fu papa dal 1963 al 1978, in un tempo delicato e turbolento per la Chiesa, per l’Italia e per il mondo.
Nato Giovanni Battista Montini a Concesio vicino a Brescia nel 1897, venne ordinato sacerdote nel 1920, fu collaboratore di Pio XI e Pio XII che lo ordinò vescovo nel 1954 assegnandogli la diocesi di Milano, dove rimase fino all’elezione al soglio di Pietro.
Il suo pontificato dovette affrontare resistenze e opposizioni che non gli impedirono di compiere il disegno immaginato all’atto della sua elezione: condurre la Chiesa verso quei nuovi orizzonti prefigurati dal Concilio e avviarla verso la modernità.
Di grande rilievo i suoi interventi magisteriali, fra i quali mantiene viva la propria urgenza l’enciclica “Populorum progressio” sulla cooperazione fra i popoli e sui problemi dei paesi in via di sviluppo.
Seppe sostenere scelte difficili con il coraggio mite dei sapienti. Fu il papa del dialogo, all’interno della Chiesa Cattolica, con i fratelli cristiani di altre Chiese, con i non cristiani e i non credenti, cosciente che “per la Chiesa, nessuno è estraneo, nessuno è escluso, nessuno è lontano”.
Risaputa è l’amicizia che Paolo VI intrattenne fin dalla giovinezza con don Orione. Montini conobbe personalmente Don Orione a Genova in un incontro del 18 maggio 1927, al ‘Piccolo Cottolengo’. Quando divenne Arcivescovo di Milano, don Orione era scomparso da una quindicina di anni. Ma mons. Montini non si dimenticò di lui ed ebbe care le sue opere visitandole numerose volte. Anche durante gli anni di pontificato Paolo VI continuò a mantenere vivi i rapporti con la Congregazione e i figli spirituali di don Orione.
Un’altra figura profetica del ‘900 viene indicata quale esempio di vita cristiana. Si tratta di mons. Oscar Romero, vescovo di El Salvador, ucciso dagli squadroni della morte il 24 marzo 1980 mentre celebrava l’eucarestia nella chiesa della Divina Provvidenza.
Autentica espressione del messaggio evangelico, levò la sua voce in difesa della sua gente contro le ingiustizie perpetrate dai gruppi paramilitari che sconvolsero la vita del paese centramericano dopo il colpo di stato del 1979.
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