Giornate di formazione al Centro: Qualità e innovazione nella riabilitazione
In questo inizio di primavera il Centro ha organizzato per i suoi operatori diversi momenti formativi sia in ambito riabilitativo che assistenziale. Riguardo al comparto riabilitativo, giovedì 11 aprile si è tenuto il corso di formazione dal titolo “Qualità e innovazione nella riabilitazione dell’età evolutiva”. Un’intera giornata di studio sulle tecnologie a servizio dei processi terapeutici con lo scopo di approfondire un campo di azione che mira, secondo la definizione dell’OMS, a mantenere o migliorare il funzionamento e l’indipendenza di un individuo per facilitare la partecipazione e migliorare il benessere generale.
L’avvio al corso, dopo i saluti di rito, è stato dato dal Dottor Pecci, che ha trattato il tema: “Modelli riabilitativi innovativi, Therasuit ed esoscheletri”. Il relatore ha parlato di come al giorno d’oggi il recupero motorio, attraverso l’utilizzo di esoscheletri e terapie robotiche, sia ormai ampiamente diffuso con l’introduzione di tecnologie a supporto dell’attività degli specialisti. Tecnologie che vengono applicate non solo in caso di patologie altamente invalidanti come ictus, Parkinson, sclerosi multipla, lesioni midollari e traumi cranici, ma anche per eseguire training, a dimostrazione che i benefici dell’utilizzo di tali tecnologie, affiancate a trattamenti tradizionali, sono davvero alti.
A seguire, le psicologhe Claudia Govetto e Maria Grazia Filomena hanno preso in esame l’argomento parlando di “CBT e realtà virtuale nella riabilitazione dei minori con autismo”. Sulla scorta del crescente impatto che i progressi tecnologici hanno anche nell’ambito della psicoterapia cognitivo-comportamentale, le relatrici hanno illustrato i possibili utilizzi della realtà virtuale (VR). Hanno spiegato, infatti, che la VR è un medium che consente di immergersi in un ambiente virtuale realistico grazie ad un apposito visore e può essere pensata ed utilizzata in contesti educativi e riabilitativi. Nel caso dello spettro autistico, la VR appare un utile mezzo che, unito alla terapia cognitivo comportamentale, può migliorare le competenze finalizzate all’inserimento sociale e quindi la capacità di interazione.
L’ ultima parte della giornata è stata dedicata all’Uso del Novafon la cui efficacia è ormai provata, dal punto di vista scientifico, in numerosi trattamenti terapeutici e in diversi ambiti clinici. I logopedisti Guglielmo Petito e Luciana Consalvo, alternando nozioni di teoria e dimostrazioni pratiche, hanno mostrato come, nel trattamento logopedico, lo strumento sia impiegato per migliorare le abilità orali attraverso la stimolazione dei muscoli orofacciali. Nella pratica, il dispositivo è comunemente utilizzato per il rilassamento della muscolatura, ma anche per il potenziamento della percezione orale o periorale, o infine per ottenere la tonificazione muscolare nella zona interessata.
La giornata si è conclusa con un momento di confronto e discussione che ha visto la partecipazione attiva da parte di tutto l’uditorio.
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