ORIONINI MISSIONARI DELLA MISERICORDIA
Con qualche giorno di ritardo sulle previsioni, per cause di forza maggiore, domenica 26 marzo si è svolta a Savignano la Giornata missionaria orionina che ogni anno all’intento di sensibilizzazione ai temi della missionarietà associa un progetto specifico per una delle tante missioni orionine sparse nelle zone più povere del mondo. Quest’anno la raccolta fondi è stata indetta per la costruzione di una chiesa nella nuova missione di Ambaja, in Madagascar
Ad animare la giornata savignanese, è stato chiamato don Giovanni Carollo, già consigliere provinciale nel passato triennio ed ora incaricato nel campo vocazionale.
Nel suo intervento, sul tema che quest’anno trattava degli orionini missionari della misericordia anche per richiamare il giubileo da poco concluso, don Giovanni ha voluto innanzitutto ricordare con affetto e gratitudine il percorso missionario di don Orione rievocando il suo secondo viaggio in America del sud, negli anni ‘34 – ‘37 del secolo scorso.
È entrato quindi in tema trattando della missionarietà come modello di vita per ogni cristiano.
“Ognuno di noi è consapevole di quanto sia bello, ma nello stesso tempo impegnativo, rispondere alla vocazione cristiana, ovvero alla proposta affascinante di Gesù – ha esordito, per poi aggiungere:
“Se questo vale per ogni discepolo del Signore, a maggior ragione per un cristiano orionino chiamato ad essere missionario della misericordia. In sostanza, un orionino è chiamato a rispondere all’amore di Dio con una marcia in più, con il carisma di S. Luigi Orione che, all’insegna dalla carità, ci porta ad accettare il mandato di Gesù: ‘andate, dunque, e ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo’ (Mt 28,19). Per un orionino la differenza è costituita dall’esempio affascinante e contagioso di don Orione, missionario della misericordia nel vero senso della parola: miseri-cor-dat. Sì, perché il Santo della carità ha dato il suo cuore al misero”.
Dopo aver accennato alle varie realtà missionarie che la Provincia religiosa italiana segue con fraterna sollecitudine nella crescita sia spirituale che sociale, ed aver dato conto di quanto si va facendo a loro beneficio, il relatore ha poi concluso il suo intervento richiamando alcuni moniti del santo della carità e riaffermando che “a noi, suoi seguaci, chiamati ad essere don Orione oggi, tocca accettare questo mandato di Gesù, della Chiesa, di don Orione e della Congregazione per continuare ad annunciare la misericordia di Dio alzando la bandiera della carità di Cristo”.
Al termine della conferenza i circa cinquanta invitati si sono ritrovati nella cappella per la celebrazione eucaristica durante la quale i volontari del Centro hanno voluto con segni e simboli sottolineare l’impegno della comunità irpina in campo missionario.
L’incontro si è quindi concluso con la mensa conviviale allietata da una lotteria che gli stessi volontari hanno organizzato per la raccolta dei fondi a sostegno del progetto per l’isola rossa.
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