BPCO: Dalla fisiopatologia al trattamento riabilitativo
Negli ultimi anni, sulla scorta degli studi epidemiologici, delle nuove possibilità di diagnosi clinico-strumentale, di nuovi e validati protocolli di trattamento medico-riabilitativi, è cresciuto l’interesse e la necessità di dare una risposta efficace a malattie altamente inabilitanti, quali le broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO), patologie debilitanti molto complesse che incidono nella popolazione in circa il 5% dei casi per rappresentare oggi nel mondo la quarta causa di morte e la prima causa di ricovero ospedaliero.
Le caratteristiche di cronicità e di severa inabilità delle B.P.C.O. rendono queste malattie, che coinvolgono le vie aeree centrali, le piccole vie aeree e il parenchima polmonare, particolarmente “costose” per le ricadute sul piano lavorativo (la patologia impone un alto grado di assenteismo forzato), e per il negativo impatto sociale dato che i lunghi e ripetuti periodi di ospedalizzazione richiesti, le frequenti riacutizzazioni della malattia, riducono in maniera marcata il grado di partecipazione familiare e sociale.
È dunque indispensabile una diagnosi precoce ed un adeguato trattamento medico-fisioterapico, in particolare durante la fase di reversibilità della malattia. Allo stato attuale, infatti, si lamenta una rilevante difficoltà nell’evidenziare i sintomi della malattia, con importanti ripercussioni sul piano terapeutico.
A questo tema, il Centro ha dedicato due giornate formative per un aggiornamento dei propri operatori sulle B.P.C.O. e sui fenomeni patologici che si accompagnano più frequentemente alle varie fasi della malattia, nonché sulle modalità relative al trattamento riabilitativo. Il corso ha visto alternarsi in veste di docenti il dott. Gennaro Battiloro, direttore sanitario del Centro per la parte riabilitativa, il dott. Pasquale Gualdiero, geriatra presso l’ospedale civile di Ariano Irpino, per la parte clinica e la dott.ssa Immacolata Mazzotta, psicologa per le implicazioni di carattere psichico che si associano alla malattia.
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