XXV Giornata Mondiale del malato
“Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente” (Lc 1,49)
In anticipo di qualche giorno sulla data canonica dell’11 febbraio, il Centro ha commemorato la giornata mondiale del malato con una celebrazione presieduta da don Giovanni Carollo, animatore vocazionale dell’Opera Don Orione, che ha officiato la liturgia nel reparto residenziale per permettere anche a chi non può muoversi dalla sua stanza di partecipare al rito e di ricevere l’olio santo, come viene comunemente riconosciuto il sacramento dell’unzione degli infermi.
Nata 25 anni fa su impulso di papa Giovanni Paolo II, la giornata indetta per quest’anno portava quale tema: Stupore per quanto Dio compie “Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente”. Papa Francesco nel suo messaggio, ancora una volta, ha richiamato tutti “alla diffusione di una cultura rispettosa della vita, della salute, dell’ambiente”. Ed è proprio dal rispetto della vita che don Carollo ha sviluppato l’omelia, per ricondurre poi il discorso sul valore della sofferenza, dopo aver ricordato quanto Gesù nel corso della sua vita terrena si sia proteso con amore verso le afflizioni umane, citando a riguardo alcuni episodi evangelici.
A conclusione, don Giovanni ha voluto rendere merito agli operatori che si dedicano alla cura e all’assistenza dei ricoverati sottolineando quanto sia faticoso confrontarsi quotidianamente con il dolore e quanto per tutti sia di esempio questa condivisione di servizio verso i malati che oggi ancor più si propone come alta testimonianza di speranza di fronte alle sfide sociali e culturali che i tempi attuali stanno vivendo.
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