Per un’Europa che non lascia indietro nessuno
Elezioni europee:anche Caritas Europa fa sentire la sua voce in vista delle elezioni europee del 23-26 maggio attraverso la campagna “Valori condivisi” attiva sul sito epelections.caritas.eu con richiami social alle voci #care4Eu e #whatishome. La campagna, che rimanda anche alle iniziative del Parlamento europeo (Stavoltavoto) e dell’European Council on Refugees and Exiles (Ecre), ripropone le idee fondative di un’istituzione nata all’insegna di nobili principi che, in vista del rinnovo degli organismi istituzionali, non devono essere dimenticati.

Il manifesto “Appello per un’Europa che non lascia nessuno indietro” che caratterizza l’iniziativa è volto a richiamare l’attenzione sull’idea stessa di Europa quale “progetto fondato su valori di solidarietà, democrazia, uguaglianza, giustizia sociale, rispetto della dignità umana e dei diritti umani” e quindi, a privilegiare in occasione della costituzione delle prossime istituzioni europee un’Europa più inclusiva, sociale e accogliente. “Caritas Europa chiede dunque ai futuri leader dell’Unione Europea di costruire un’UE che sia premurosa e responsabile, che non si dimentica di nessuno, e di adottare l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile come framework di riferimento per tutte le politiche future”.
Innanzitutto, il manifesto si preoccupa di ricordare la necessità che tutti esercitino il diritto al voto perché “fondamento della democrazia è la partecipazione dei cittadini alle elezioni”.
Il sito della campagna ha uno spazio dedicato a illustrare che cosa è il Parlamento portando alcuni esempi dell’importanza del lavoro finora realizzato. Oltre a indicazioni su “come si vota”, il sito pone l’attenzione su 15 tematiche politiche cruciali per un’Europa inclusiva e solidale. Infatti, la richiesta di fondo è che l’Europa si mantenga fedele ai propri principimorali e ai valori fondativi, e in particolare “rispetti totalmente i diritti umani e sociali e incoraggi ogni persona, famiglia, comunità (…); ponga la solidarietà e il bene comune al centro delle proprie azioni (…); cooperi con tutti i membri della società, prestando particolare attenzione alle voci dei poveri e dei più vulnerabili (…); rispetti la dignità umana e l’uguaglianza di tutti”. Ciò, ricorda il messaggio, è possibile solo attraverso “politiche che prendano in considerazione la vulnerabilità e il potenziale delle persone che si trovano in condizione di povertà o di esclusione sociale” realizzabili creando “sistemi di protezione sociale inclusivi” e sviluppando “società sicure, accoglienti, vivaci e coese, dove i migranti e le comunità riceventi possano lavorare insieme”. L’appello chiede, inoltre, che sia facilitata la mobilità umana sia verso l’Europa che entro i suoi confini e che, tenendo sempre presente il riferimento al principio di solidarietà, l’UE rafforzi il proprio ruolo internazionale con “politiche coerenti con l’agenda per lo Sviluppo sostenibile”.
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