Qualità di vita e fragilità dell’anziano
Si è tenuto presso il Centro un corso di formazione su “La frattura di femore nell’anziano” divisa in tre incontri con cui gli operatori sanitari hanno potuto approfondire un argomento particolarmente delicato in una struttura di assistenza e cura della terza età come quella di Savignano.
La frattura del femore è tipicamente associata agli anziani, in particolare alle donne, che presentano una maggiore fragilità ossea dovuta principalmente all’osteoporosi.
Ciò rende fondamentale la prevenzione, un adeguato trattamento ortopedico, di solito chirurgico, e il corretto e giusto trattamento riabilitativo, al fine di ridurre le complicanze e gli esiti funzionali e assicurare un adeguato reinserimento familiare e sociale dell’anziano ovvero migliorare la sua qualità di vita a seguito di tali eventi.
Con tali prospettive per il personale sanitario del Centro è stato predisposto un piano formativo di tre giornate, conclusesi martedì 8 gennaio, dedicato alla frattura di femore nell’anziano che si prefiggeva un approfondimento della materia e un aggiornamento tecnico scientifico.
Il tema è stato trattato ponendo particolare attenzione all’approccio riabilitativo, specialmente in presenza di comorbilità, non tralasciando le implicazioni sociali, con un taglio interdisciplinare al fine di inquadrare la patologia rispetto alla qualità di vita e alla sopravvivenza del paziente. Attraverso i vari relatori, sono stati così indagati gli aspetti ortopedici e chirurgici, prima di passare a quelli riabilitativi, corredati da esercitazioni pratiche, e a quelli psicologici e sociali.
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