Visita canonica provinciale al Centro. Mantenere l’ideale del Fondatore nell’opera di servizio al prossimo.
La visita canonica è un momento di dialogo e confronto sulla vita delle comunità religiose e delle Opere apostoliche, è guidata dal Superiore provinciale o un suo delegato e mira ad approfondire temi di ordine spirituale e gestionale della realtà che viene visitata. Il suo obiettivo, infatti, è quello di promuovere la vita fraterna e il bene spirituale delle singole case per condividere la vita e il carisma del Fondatore. È un modo di riaffermare in spirito di fraternità la dimensione carismatica nell’agire quotidiano dei religiosi e dei collaboratori e così garantire la presenza del fondatore nella quotidianità della vita all’interno delle strutture della Congregazione religiosa.
Con la visita canonica il Superiore provinciale, nell’intento di promuovere l’unità e la comunione e dare slancio all’impegno missionario, verifica i vari aspetti della vita della comunità, ascolta le problematiche della Casa e ne accompagna i progetti vigilando per essi sulla fedeltà agli ideali che informano la Congregazione secondo il mandato del Fondatore.
Come previsto dalle costituzioni, anche nell’Opera Don Orione (cf art. 194) ogni triennio, si tiene fede a tale prescrizione facendo visita alle comunità dove la Congregazione porta avanti la sua missione apostolica.
Il primo febbraio scorso anche il Centro di Savignano Irpino ha accolto il Direttore provinciale, don Giovanni Carollo, e l’Economo provinciale, Don Alessandro D’Acunto, per questo speciale appuntamento.
Una giornata intensa di lavoro e incontri, tutto vissuto in un clima di convivialità e serenità.
Per l’intera mattinata, sono stati visionati i dati economici della Casa e l’andamento delle attività istituzionali in ottica ecclesiale, considerando cioè non solo gli aspetti amministrativi ma anche quelli relativi agli indicatori apostolici che caratterizzano le opere della Congregazione. È stato così saggiato l’impatto sociale che le attività del Centro generano sul territorio e sulle popolazioni che lo abitano e le risonanze che si riscontrano sul piano ecclesiale.
Nel pomeriggio si è tenuto un incontro di formazione carismatica con tutti i collaboratori, in cui don Giovanni Carollo, in primo luogo, ha voluto conoscere i nuovi assunti e stabilire un clima di familiarità con tutti i presenti. Ha quindi disegnato la struttura della Congregazione i suoi fini e il messaggio che attraverso le opere di carità essa vuole irradiare in ogni luogo in cui è presente.
Nel ricordare che la Congregazione è attiva in trentaquattro nazioni nei vari continenti, ha riferito poi qualche notizia su alcune missioni orionine presenti nel mondo, con particolare riferimento all’apertura della nuova missione nel cuore dell’Amazzonia. In vari passaggi ha ricordato le parole del Fondatore rispetto allo spirito di carità e misericordia da esercitare nel servizio al prossimo, e a tal proposito ha esortato gli operatori a contribuire all’evoluzione delle opere di carità affinché continuino ad essere carismatiche anche nel contesto sociale attuale. Li ha quindi ringraziati – sottolineando la preziosità del loro lavoro – per la passione e la cura che ognuno manifesta nel quotidiano spendersi a favore dei più fragili.
La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica che ha unito collaboratori e ospiti della struttura in un momento di preghiera e comunione.




