Quale vita per gli anziani con declino cognitivo. Corso di formazione sulle malattie cerebrovascolari
Pur con le ormai note difficoltà che la pandemia da Sars-Cov-2 reca con sé, il Centro sta portando a termine nelle varie modalità concesse, il piano formativo di questo 2021. Così il 4 dicembre si è svolto in presenza, con le dovute precauzioni imposte dall’emergenza sanitaria, il corso sulle malattie cerebrovascolari. Un tema questo particolarmente presente nelle strutture di accoglienza per anziani. Al momento formativo hanno preso parte le diverse figure sanitarie che operano presso il Centro a supporto delle problematiche dettate dalle condizioni di vita degli ospiti della struttura.
Le malattie cerebrovascolari (MCV) sono patologie del sistema nervoso centrale secondarie a un’alterazione anatomo-funzionale dei vasi che irrorano l’encefalo.
Il sistema vascolare cerebrale con l’invecchiamento va incontro ad una serie di modificazioni fisiopatologiche che contribuiscono allo sviluppo delle manifestazioni cliniche e anatomopatologiche di quella che viene generalmente definita “malattia cerebrovascolare cronica o dell’anziano” mediante una riduzione del flusso ematico cerebrale che si determina oltreché a seguito del normale processo di invecchiamento anche a causa dell’azione di fattori di rischio quali l’ipertensione arteriosa sistemica non controllata, la fibrillazione atriale, l’aterosclerosi carotidea, il diabete, l’iperlipidemia e il fumo.
La sintomatologia conseguente alla sofferenza encefalica è notevolmente varia e ciò in conseguenza della complessità delle strutture coinvolte, dell’estensione della regione cerebrale interessata, dell’intensità dell’insulto che l’ha determinata, etc., e si caratterizza per la presenza di disturbi/deficit motori o del linguaggio; per il declino cognitivo cha va dal ridotto grado di attenzione e partecipazione fino ai gradi più gravi di demenza, per la riduzione del grado di indipendenza nelle ADL primarie e secondarie e in ultima analisi per le conseguenze che tutto ciò comporta sulla qualità di vita dei pazienti.
Ciò determina allo stesso modo una notevole variabilità nell’approccio riabilitativo di tali pazienti che più di ogni altro necessitano di un intervento multidisciplinare che coinvolge oltreché le diverse figure riabilitative in senso stretto, fisiatra, foniatra, fisioterapista, logopedista, infermiere, terapista occupazionale, psicologo, assistente sociale, anche specialisti d’organo, geriatra, neurologo, neuropsichiatra, pneumologo, etc. Il corso, che ha impegnato l’intera giornata di sabato, è stato coordinato dal direttore sanitario dott. Battiloro e guidato dalla dott.ssa De Luca, che ha riservato il suo intervento ai disturbi del linguaggio, afasia motoria, sensitiva o mista e al deficit cognitivo, proponendo all’uditorio un interessante esercizio diagnostico sull’utilizzo di alcune tipologie di test utilizzati per la valutazione dei pazienti. L’esercitazione pratica ha inoltre aperto un interessante confronto tra gli allievi sulla base dell’esperienza diretta che si fa occupandosi quotidianamente dell’assistenza, riabilitazione e qualità di vita dei pazienti ricoverati nella nostra casa. Altri interventi hanno riguardato aspetti relativi alla gestione infermieristica e riabilitativa dei pazienti, nonché le implicazioni di supporto psicologico e sociale per una presa in carico globale.