Restiamo umani
Nella settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, cattolici ed evangelici lanciano un appello comune “perché si continui a vivere uno spirito di umanità e di solidarietà nei confronti dei migranti”.
Il messaggio sottolinea il dolore e lo sconcerto per la superficiale e ripetitiva retorica con la quale si affronta il tema delle migrazioni globali, “perdendo di vista che dietro i flussi, gli sbarchi e le statistiche ci sono uomini, donne e bambini ai quali sono negati fondamentali diritti umani”. “Additarli come una minaccia al nostro benessere, definirli come potenziali criminali o approfittatori della nostra accoglienza tradisce la storia degli immigrati – anche italiani – che invece hanno contribuito alla crescita economica, sociale e culturale di tanti paesi”.
Il documento fa appello ai Paesi europei per una politica migratoria lungimirante che salvi i migranti e favorisca l’integrazione. “Sull’immigrazione si deve cambiare linguaggio e intervenire: salvare chi è in pericolo, ampliare i corridoi umanitari, aprire nuove vie di ingresso regolare”.
Il testo si chiude con un invito a costruire un consenso su alcuni punti qualificanti sui quali le Chiese sono pronte a offrire il loro contributo: “Per quanto divisivo il tema dell’immigrazione è così serio e grave da non potersi affrontare senza cercare una piattaforma minima di istanze e procedure condivise. Questo auspichiamo e per questo ci mettiamo a disposizione con la nostra esperienza e i nostri mezzi, pronti a collaborare sia con le autorità italiane che con quelle europee”.
Le firme in calce all’appello sono quelle del Past. Eugenio Bernardini, Moderatore della Tavola valdese, del Prof. Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio, del Past. Luca M. Negro, Presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, e di Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.
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