Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: Chiamati ad essere veramente giusti.
Come ogni anno, dal 18 al 25 gennaio si svolge la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Per il 2019 la comunità cristiana dell’Indonesia, chiamata ad organizzare l’evento ha predisposto i testi attorno al passo biblico “Cercate di essere veramente giusti” (Dt 16, 18-20), cogliendo il principio di giustizia come tema di riflessione e come impegno di testimonianza ecumenica.
La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è un’iniziativa ecumenica a cui partecipano tutte le confessioni cristiane nel cammino di ricerca della piena unità. Nata in ambito protestante nel 1908, a partire dal 1968 l’iniziativa è curata congiuntamente dalla Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese, per protestanti e ortodossi, e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, per i cattolici.
Le origini di una preghiera per l’unità delle Chiese risale alla fine del XVIII secolo, per poi cominciare a diffondersi nella seconda metà dell’Ottocento attraverso un’Unione di preghiera per l’unità assecondata dalla prima Assemblea dei vescovi anglicani a Lambeth (1867), sul versante protestante, e da papa Leone XIII (1894), su quello cattolico. Agli inizi del Novecento, anche gli ortodossi si uniscono al progetto su invito del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Joachim III.
L’iniziativa è percepita come momento di responsabilità e di dovere, poiché ha come scopo la realizzazione della volontà di Gesù Cristo: “Che tutti siano una cosa sola” (Gv 17, 21).
Questo momento di comunione si celebra ogni anno dal 18 al 25 gennaio con un tema generale introdotto da un passo biblico appositamente scelto. Per il 2019, la comunità cristiana di Indonesia a cui è stata affidata la preparazione dei testi ha fatto riferimento al passo del Deuteronomio 16, 18-20: “Cercate di essere veramente giusti”.
Con tale richiamo, in un mondo in cui la corruzione, l’avidità, l’ingiustizia causano disuguaglianza e divisione, non di rado con la complicità degli stessi i cristiani, si è voluta riaffermare la necessità di una testimonianza comune in favore della giustizia, e per i cristiani di tutte le confessioni l’esortazione a farsi strumento della grazia guaritrice di Dio.
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