52a giornata mondiale della pace: “La buona politica è al servizio della pace”.
Nel messaggio di Papa Francesco, il richiamo all’impegno di ciascuno per la difesa della vita e del futuro del pianeta ed un invito a chi ha ricevuto il mandato di governare a praticare la buona politica nel rispetto dei diritti umani fondamentali e nella promozione del bene comune.
Il 1° gennaio 2019 si celebra la 52a giornata mondiale della pace, istituita da Paolo VI nel 1968. Quest’anno, papa Francesco, nel suo messaggio, ha dedicato la giornata al tema della buona politica, indicata quale strumento a servizio della pace.
Nel messaggio, in sette punti, il Papa ricorda che ogni cittadino è chiamato a confrontarsi con la realtà politica e, in particolare “tutti coloro che ricevono il mandato di servire il proprio Paese, di proteggere quanti vi abitano e di lavorare per porre le condizioni di un avvenire degno e giusto. Se attuata nel rispetto fondamentale della vita, della libertà e della dignità delle persone, la politica può diventare veramente una forma eminente di carità”. Ad essi il Papa chiede di operare a rinsaldare la comunità e favorire il dialogo tra le diverse componenti in modo da instaurare un clima di fiducia reciproca utile alla costruzione del bene comune.
Tuttavia, sottolinea Francesco, tutti devono sentirsi impegnati a prendersi cura della vita e del pianeta. “Ognuno può apportare la propria pietra alla costruzione della casa comune. La vita politica autentica, che si fonda sul diritto e su un dialogo leale tra i soggetti, si rinnova con la convinzione che ogni donna, ogni uomo e ogni generazione racchiudono in sé una promessa che può sprigionare nuove energie relazionali, intellettuali, culturali e spirituali”.
“In particolare, viviamo in questi tempi in un clima di sfiducia che si radica nella paura dell’altro o dell’estraneo, nell’ansia di perdere i propri vantaggi, e si manifesta purtroppo anche a livello politico, attraverso atteggiamenti di chiusura o nazionalismi che mettono in discussione quella fraternità di cui il nostro mondo globalizzato ha tanto bisogno. Oggi più che mai, le nostre società necessitano di «artigiani della pace» che possano essere messaggeri e testimoni autentici di Dio Padre che vuole il bene e la felicità della famiglia umana.”.
“La pace, in effetti, è frutto di un grande progetto politico che si fonda sulla responsabilità reciproca e sull’interdipendenza degli esseri umani. Ma è anche una sfida che chiede di essere accolta giorno dopo giorno”.
Per questo il messaggio chiede a tutti di farsi testimoni di pace ed annunciatori di un futuro propizio per la tutela della dignità e il riconoscimento dei diritti di ogni donna ed ogni uomo sulla terra.
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