Questo povero grida e il Signore lo ascolta
Si celebra il 18 novembre prossimo la II Giornata mondiale dei poveri, che secondo il pensiero di PapaFrancesco si pone come segno concreto di partecipazione alla condizione delpovero “per restituire giustizia e peraiutare a riprendere la vita con dignità”.
Domenica 18 novembre, alle ore 10, nella Basilica di San Pietro, il Papa celebrerà la Messa in occasione della Giornata mondiale dei poveri, istituita due anni fa da Papa Francesco al termine del Giubileo della misericordia, nella lettera apostolica “Misericordia et misera”, in cui scriveva: “Alla luce del Giubileo delle persone socialmente escluse, mentre in tutte le cattedrali e nei santuari del mondo si chiudevano le Porte della Misericordia, ho intuito che, come ulteriore segno concreto di questo Anno Santo straordinario, si debba celebrare in tutta la Chiesa, nella ricorrenza della XXXIII Domenica del Tempo Ordinario, la Giornata mondiale dei poveri”.
Per questa seconda edizione, il Papa ha fondato il suo messaggio sulle parole del Salmo 64: “Questo povero grida e il Signore lo ascolta”. Nella lettera, Francesco sottolinea come il grido di tanti poveri spesso non riesca a raggiungere le nostre orecchie e toccare il nostro cuore, lasciandoci indifferenti e incapaci di rispondere. Di fatto, troppo spesso i poveri sono considerati “non solo come persone indigenti, ma anche come gente portatrice di insicurezza, instabilità, disorientamento dalle abitudini quotidiane e, pertanto, da respingere e tenere lontani”. Eppure Dio ha bisogno delle mani dell’uomo per riscattare lo scandalo della povertà. Per questo, sempre Papa Francesco, in Evangelii Gaudium ricorda che “ogni cristiano e ogni comunità sono chiamati ad essere strumenti per la liberazione e la promozione dei poveri”.
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